OCCHI E COMPUTER
L' affaticamento oculare e' la lamentela piu' frequente tra chi lavora al computer piu' di sei ore al giorno*. Altri problemi oculari che vengono avvertiti sono prurito,bruciore, arrossamento agli occhi. Per chi utilizza il computer per lavoro esiste una normativa che il datore di lavoro deve rispettare affinche' si abbia il massimo del comfort.
Si tratta del D. Lgs. 81 del 2008 art. 28. Questa normativa prevede il rispetto di alcune importanti regole di interesse oculare che devono essere applicate anche quando si usa il computer (videoterminale) a casa; esse prevedono:
La distanza visiva adeguata, che per schermi di dimensioni standard (15-17 pollici) deve essere variabile tra i 50 e gli 80 cm,...
L'altezza dello schermo, che deve essere posizionato leggermente piu' in basso rispetto all'altezza degli occhi, ...
La qualita' della visione. E' importante a tal riguardo che siano sempre indossati gli occhiali prescritti dall'oculista quando si svolge attivita' al videoterminale, ...
Il contrasto e la luminosita' dei monitor sono regolabili (utilizzare le opzioni di colore e variare la luminosita' in modo da ottenere tonalita' e contrasti meno fastidiosi,...
Evitate che ci siano riflessi sullo schermo che rendono difficoltosa la lettura, Fate una pausa della durata di 15 minuti ogni due ore (oppure di cinque minuti ogni tre quarti d'ora), cercando di guardare oggetti posti a una distanza di almeno sei metri: questo permette agli occhi di riposare, ...
In generale, a prescindere dall'ambiente lavorativo, l' uso scorretto di computer puo' provocare disturbi posturali causati da contratture cervicali e possibili sequele, sensazione di peggioramento della vista, in particolare alla guida di notte e al televisore; tutto questo e' conseguenze dello spasmo accomodativo (sforzo di messa a fuoco involontaria) a cui sottoponiamo i nostri occhi durante la giornata ed alla conseguente secchezza della superficie oculare che ci da la sensazione di "vista appannata" e innesca meccanismi infiammatori che possono simulare una congiuntivite cronica.
Infatti quando siamo concentrati sul monitor (ad esempio quando leggiamo un testo) diminuiamo involontariamente la frequenza a cui sbattiamo le palpebre (ammiccamento). Cio' comporta maggiore evaporazione dello strato di lacrima che deve lubrificare costantemente la superficie dell'occhio (secchezza oculare), quindi andremo incontro ad una minore protezione per la superficie anteriore dell'occhio (cornea); Per evitare che si incorra in secchezza oculare, oltre a rispettare le norme di sicurezza, e' importante che climatizzazione ed umidificazione dell'ambiente siano adeguatamente regolate, che la correzione di occhiali da computer o "mezza distanza" venga prescritta dal Medico Oculista di fiducia in corso di visita specialistica e non dall" Ottico che e' un professionista ma nel settore del commercio, inoltre puo' essere utile ricorrere all'uso di sostituti lacrimali (comunemente chiamati lacrime artificiali) ma sara' il vostro Oculista a personalizzarne la prescrizione scegliendo il prodotto piu' idoneo alla vostra condizione.
Fonti tratte dall'Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecita'
*Journal of Clinical and Diagnostic Research, 2013 February, Vol-7(2), pp. 331-335